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Corsica e Sardegna col Mooney

Raid “trilaterale con sosta”

Sabato mattina ,finalmente, è arrivato il nostro turno per avere a disposizione il bel Money I-CGBB.sarde01
La disdetta di alcuni amici affezionati ai nostri “raid” ci ha costretti a scegliere “solo” tre tratte da dividere tra di noi.
A metà mattinata ci troviamo io e Luciano in AeC per pianificare i voli, soprattutto in base all’attuale situazione meteo.
Fortunatamente l’alta pressione presente sul mediterraneo ci dava un’ampia gamma di aeroporti da raggiungere in sicurezza. Inizialmente abbiamo pianificato un volo che prevedeva Cannes, Calvi, Olbia e rientro a Firenze. Purtroppo però il satellite non ci dava precise garanzie che il tempo sulla Francia Meridionale potesse mantenersi bello, mentre già sul Piemonte ammassi temporaleschi si stavano addensando. A fine mattinata il nostro “Dottore”, reduce da un convegno, ci raggiungeva in sede. Il tempo stava ormai incalzando e quindi per non correre inutili rischi ci siamo decisi a dirigere direttamente su Calvì.
Accendiamo l’aereo e inizialmente ci facciamo autorizzare alla pompa di carburante per il rifornimento.
Da questa siamo poi autorizzati, una volta con il pieno a bordo, all’attesa Golf e ad un successivo decollo per pista 05.
Virata a destra e salita ai “classici” 1000 GND in bound a S.Casciano. Lasciato la torre passiamo con i pisani che ci autorizzano a continuare la salita, dopo S.Casciano, per 3500 ft in direzione di Volterra.
Purtroppo il cielo non era comunque completamente sgombro da nubi e quindi una salita ulteriore ci avrebbe costretto a “forare” delle nuvole. Riportato Volterra ci dirigiamo sulla linea di costa in direzione di Cecina.
Qui la situazione meteo era decisamente migliore così abbiamo potuto richiedere la quota finale di 5000 ft che abbiamo tenuto su tutto il tratto “marino”.
Lasciata la costa abbiamo diretto sulla Capraia, qui Pisa ci ha cambiato con l’avvicinamento di Bastia, e poi ancora su Capo corso.
Come spesso accade in vicinanza di rilievi, delle nubi si erano addensate sul “dito” della Corsica e quindi siamo ridiscesi a 3000 piedi per rimanere in contatto visivo con il terreno sorvolando le belle eliche per la produzione di energia elettrica che sono situate in questo tratto di Corsica.

Breve sosta a Calvi

Passato Capo Corso abbiamo fatto prua diretta per il punto India-Romeosarde02 riporto VFR di Calvì per l’ingresso da est. Riportato il traverso di St.Floran Bastia ci ha passati alla torre di Calvì ed abbiamo subito iniziato a scendere per i1000 ft necessari sul punto IR. Dopo IR ancora avanti per il punto E dove abbiamo dovuto attendere, ci siamo esercitati a fare delle holding standard, un decollo ed un atterraggio strumentale di due liner. sarde03Quando l’aereo in atterraggio stava ormai per toccare, con il traffico in vista, siamo stati autorizzati a riportare un lungo finale per pista 18 divenendo quasi subito numero uno e quindi già autorizzati all’atterraggio. Il vento, 160 gradi 10 nodi, ci ha fatto lavorare con il pedale, ma senza eccessiva fatica. Una volta in corto finale invece, avvicinandosi al terreno, abbiamo avuto un pò di turbolenza ma comunque abbiamo posato le ruote senza grandi problemi.
Tempo per la tratta, con me a sinistra e Luciano a destra, 75 minuti (almeno 7/8 i minuti di attesa).
Liberiamo al primo a destra e riportiamo il piazzale in erba per lo spegnimento dei motori.
Ci siamo diretti in aerostazione per pagare le tasse, solo 7 € (e che impiegata!!!) e poi ci siamo fatti accompagnare da una simpatica signora al paese (distante circa 5 Km.) per mangiare qualcosa.
Il paesino di Calvì è molto carino, la mezz’ora passata sul porto a mangiare una baguette ci ha rilassato molto. Come sempre però il tempo ci è sfavorevole e cosi con un taxi raggiungiamo di nuovo l’apt.
All’aro locale abbiamo avuto modo di vedere e utilizzare una comodissima macchinetta automatica che ti permette di accedere a tutti i servizi meteo, alla compilazione telematica dei piani di volo, e a tanti altri servizi, e per noi, abituati a non potere neppure andare all’aro visto la sua dislocazione in una zona irraggiungibile dell’aeroporto di Peretola, è sembrata pura fantascienza.
Pronti per la seconda tratta, Luciano passa ai comandi e Piero a destra per le comunicazioni (i nostri sono tutti voli full MCC ! ! ? ? ).
Visto che il vento era praticamente trasversale alla pista siamo stati autorizzati al decollo per pista 36 con successiva virata a sinistra in direzione del punto Whisky e salita a 1000 ft.
Dopo il W prua 210° per il punto Sierra. Da li siamo stati passati con Bastia Info che ci ha tenuto fino al cambio di FIR.
Abbiamo così iniziato una graduale salita con variometro di 500 ft/min per 5000 ft in direzione sud per Galeria, e poi in bound al VOR di AJO riportando alcuni punti, che via via stavamo sorvolando, al controllore.
Il golfo di Porto, il paesino di Cargese e l’aeroporto di Ajaccio sono sfilati sotto la nostra rotta.
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Anche qui, dato che talvolta nubi più basse di noi coprivano per intero la costa, triangolazioni con alcuni NDB e distanza dal DME di AJO, ci aiutavano in questi riporti.
Senza trovare traffico alcuno, dopo AJO vor ci siamo diretti su quello di Capo Figari. Questa radio assistenza si trova a sud della Corsica. Dai nostri 5000 ft, le bianche scogliere e il porto canale di Bonifacio erano perfettamente visibili.
Una volta su Figari Bastia info ci ha passati con l’avvicinamento di Olbia. Abbiamo così lasciato 5000 ft per riportare Capo Testa, situato nei pressi di Santa Teresa di Gallura, a 2000 piedi. In 5 minuti di discesa a 170 knts eravamo già sopra la terra Sarda. Alla nostra sinistra lo splendido scenario del’arcipelago della Maddalena e delle Bocche di Bonifacio. Rotta 330 in direzione di Monte Pino che, situato a 7 miglia dall’aeroporto da SME vor, è l’equivalente del nostro S.Casciano per l’ingresso nel circuito aeroportuale.sarde06
Per l’intenso traffico di elicotteri, per l’esattezza 13 di scorta al Rally della Costa Smeralda, che stavano rientrando alla base di Cala Saccaia attraversando il fondamentale della pista 06 siamo stati autorizzati a riportare il sottovento destro di pista 06, appunto, attraversando il prolungamento dell’asse pista da sud. Questa autorizzazione ha creato un po’ di confusione, noi abbiamo riportato il cielo città e poi il sottovento destro 06 attraversando però la pista dalla parte della 23 tenendo sempre in vista i traffici che erano ben al di sotto di noi a 500 ft. Non mi era sembrato logico attraversare il fondamentale proprio dove stavano passando gli elicotteri che da Monti dirigevano sul golfo di Olbia. Comunque questa comunicazione non era stata chiara neppure agli equipaggi degli elicotteri e ne abbiamo avuto conferma la sera incontrandoli al ristorante e scambiando quattro chiacchere con loro.
Una volta in sottovento ci precedeva un Canadair che era in corto e bene in vista e quindi, adeguandoci a lui, siamo stati autorizzati a riportare il finale e poi all’atterraggio. Volo condotto in 65 minuti, atterraggio perfetto con 6 nodi di vento da 100°.
Liberiamo al Charlie e poi via Foxtrot per l’aprom 2. Una volta con il Follow me in vista salutiamo la torre e la ringraziamo per l’assistenza.
Ad Olbia, con un servizio da vero “Executive”, siamo stati accompagnati in aerostazione. A dire il vero anche le tasse pagate il giorno dopo si sarebbero rivelate tali…..
Comunque abbiamo approfittato di questo overnight per passare una piacevole serata in una Sardegna ormai priva di turisti. Porto Rotondo e Porto Cervo, con la loro tranquillità, erano totalmente irreali. Dopo una buona pizza ed una passeggiata in centro a Porto Cervo per ammirare tutte le auto del Rally schierate sulla banchina del porto vecchio, abbiamo fatto l’ora per andare a dormire visto che il mattino successivo sarebbe velocemente arrivato.
Detto fatto, alle 7 meno 10 la sveglia inesorabilmente ci condanna. Lavaggio “come il gatto” e via dinuovo in apt. Alle 8:15, dopo aver già fatto piano di volo, pagato le tasse e controllato tutte le carte meteorologiche, eravamo già sul nostro BB pronti per mettere in moto.
Dottore a sinistra e io alle com.
Autorizzati al rullaggio al rullaggio per il punto attesa Alpha per pista 24 via taxiway Foxtrot abbiamo avuto modo di vere atterrare un bel A320 di Volare Group.
Liberi dal traffico siamo stati autorizzati all’allineamento e al decollo, virata successiva a destra in bound Golfo di Cognana e Capo Ferro.

Il ritorno

Iniziale salita a 2000 ft e successivamente ancora su per 3500 ft. In frequenza con la torre abbiamo incontrato di nuovo gli equipaggi degli elicotteri della sera precedente ed abbiamo scambiato due veloci battute.sarde07
5 miglia fuori la torre ci passa con l’avvicinamento il quale, prima ancora di arrivare su Capo Ferro, ci autorizza gentilmente la nostra rotta finale e il livello richiesto di 080. Quindi andiamo a prenderci la radiale 020 di SME vor per riportare i punti PITOR, BEKOS e GILET.
Dopo il Pitor l’avvicinamento ci “consegna” a Roma info.
A causa di esercitazioni militari nella zona dell’apt di Solenzara il controllo ci fa salire di 500 piedi visto che la MEL in aerovia di quel giorno era di FL085.
Riportiamo il BEKOS e poi il GILET, utilizzando la distanza DME da SME per il primo e il cronometro più l’incrocio con una radiale dal vor di BASTIA per il secondo in quanto , una volta perso il DME di SME, non avevamo l’utilizzo di quello dell’ELBA ormai da tempo fuori uso(quando sarà nuovamente in uso?).
Perso anche il segnale primario di SME abbiamo cercato di tenere una prua magnetica leggermente più a sinistra della nostra rotta per correggere il vento che sapevamo venire da nord ovest e mantenere così l’aerovia in direzione del vor, spento, dell’Elba.
I nostri calcoli si sono rivelati giusti, nonostante una copertura nuvolosa ci impedisse di avere l’Isola d’Elba in vista, quando ormai livellati a 6000 ft (massima quota sull’Elba a causa della vicinanza ai sentieri di avvicinamento strumentale di Firenze e Pisa) le nuvole si sono aperte rivelandoci di essere esattamente sopra Porto Azzurro. (esattamente dopo la posizione geografica del Vor ELB)
Da qui abbiamo continuato a scendere, sotto il controllo di Pisa Radar, per 3000ft sulla “solita” rotta S.Vincenzo, Volterra, S.Casciano.
Dopo Volterra invano abbiamo richiesto, prima al Radar e poi alla Torre di Firenze quando su S.Casciano, un lungo finale 05 per potere così chiudere in bellezza con un ILS su Peretola che ci è stato ovviamente negato.
Quindi abbiamo orbitato sulla città in attesa di un decollo per pista 23 di un AVROJ Lufthansa e poi, adeguandoci al traffico, abbiamo iniziato a riportare base sinistra e finale per pista 23.
Atterraggio impeccabile dopo 100 minuti dal decollo (il vento di cui sopra ci ha rallentato notevolmente).
Liberiamo al primo a sinistra e salutiamo la torrista.
All’AeC Fausto attendeva impaziente per ripartire alla volta dell’Aquila dove avrebbero controllato lo stato di avanzamento (o di decomposizine??!!) del nostro caro C172.
Ancora una volta abbiamo avuto la conferma di quanto fortunati siamo nel possedere questo brevetto che tanto può permetterci.
Grazie ancora a Luciano e Piero per la piacevole compagnia e alla prossima.
A.P.