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Carriera da pilota?

Il primo passo per diventare pilota di linea è quello di prendere il brevetto di pilota privato (PPL-A).

Questo brevetto, che si consegue all’Aeroclub Luigi Gori di Firenze, è il primo passo necessario sia per chi voglia intraprendere una carriera da professionista nel mondo dell’aviazione, sia da chi desideri volare solo per diletto.

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Una volta diventati piloti privati, è infatti possibile pilotare gli aeromobili dell’aeroclub ed, in generale, quelli monomotori con motore alternativo, per volare in tutta Italia. L’unico limite è quello dell’eventuale retribuzione: con la licenza di pilota privato non si può essere pagati per il volo. In altre parole, ancorché si agisca come pilota comandante e, quindi, responsabile, durante il volo non si può percepire un compenso né da parte di una società o di un ente, né da parte dei passeggeri stessi.

La licenza di pilota privato quindi, rappresenta un valido punto di arrivo per chi vuole fare del volo un bellissimo hobby, ma che non ha intenzione di trasformare in lavoro. Di contro, coloro che intendono diventare dei professionisti del settore dovranno passare da questo necessario percorso.

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Da qui, per quest’ultimi inizia la strada dei brevetti da professionisti: Licenza di pilota commerciale (CPL-A) con gli esami teorici del pilota di linea (ATPL).

Per poter accedere al corso di pilota commerciale è necessario aver superato preventivamente gli esami teorici del pilota di linea. Essi consistono in quattordici materie per ognuna delle quali è previsto un esame a quiz in lingua inglese. Sebbene non ci siano tempi massimi stabiliti per lo studio di queste materie, l’esperienza e la consuetudine vuole che il tempo medio si aggiri tra i 7 ed i 10 mesi di studio. Alcune autorità aeronautiche impongono un tempo massimo di 18 mesi per il completamento dei 14 esami a partire dalla data in cui si è dato il primo.

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Durante lo studio della parte teorica è necessario anche volare: per poter accedere ai corsi commerciali è infatti necessario avere almeno un totale di 170 ore di volo totali, di cui 100 devono essere come pilota in comando. Queste ore, chiamate nel gergo “riempimento”, possono essere fatte all’Aeroclub di Firenze e permetteranno di acquisire maggiore consapevolezza da parte del pilota nonché la possibilità di estendere le proprie conoscenze sui vari tipi di aeromobili che il club mette a disposizione (passo fisso, variabile, carrello retrattile, Garmin G1000 ecc.).

Completati i 14 esami, avendo 170 ore di volo totali di cui 100 pilota in comando e la licenza di pilota privato, è possibile accedere ai corsi per pilota commerciale. Questi non possono essere fatti all’aeroclub di Firenze, che però rimane un punto di riferimento per il mantenimento delle licenze e delle abilitazioni anche in un secondo momento.

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Una volta completato il corso di pilota commerciale ed, eventualmente quello per il volo strumentale (IR), si ha la qualifica di ME-CPL/IR ATPL Frozen. Tale qualifica consente di poter operare su aerei di linea come primo ufficiale ed essere, ovviamente, retribuito per il lavoro svolto.

Questi, in estrema sintesi, i passaggi necessari per diventare pilota di linea.

In tutto questo percorso l’Aeroclub di Firenze può offrire una solidissima base di partenza, dimostrata dal fatto che molti degli ex allievi che hanno imparato a volare qui, oggi sono affidabili piloti di linea nelle principali compagnie europee, nonché un constante punto di riferimento per tutti coloro che hanno fatto, o desiderino, mettere l’aviazione al centro della propria vita.

Niccolo Melchionne

 nota: in allegato un interessante articolo sullo sviluppo delle assunzioni nei prossimi 10 anni.

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