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L’erba del vicino…

L’erba del vicino è sempre più verde

frz01Da quando sono pilota dell’aeroclub ho visto le più disparate persone che gradivano di volare con noi. Sarà per “l’ebrezza” del volo, sarà per vedere Firenze da una posizione non accessibile ai più. Sta di fatto che sia ospiti sia piloti hanno volentieri “noleggiato” un volo con i nostri fedeli aerei.
Data la mia origine straniera ed il fatto che la mia lunga permanenza in America mi ha permesso la padronanza fluente della lingua Inglese e Tedesca, sono la persona che di solito viene scelta dallo staff piloti per “svolazzare” gli stranieri a Firenze e dintorni.
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E durante questi voli, credetemi, ne ho sentite delle belle. Due di queste sono, a mio parere, emblematiche e adatte per un curioso confronto con la nostra “parrocchia”.

Verso maggio di quest’anno un tedesco ha chiesto di volare con il nostro Cessna 172 I-AFAB ed è stato prontamente accontentato.
E’ socio di un piccolo aeroclub situato vicino alla Foresta Nera. La loro zona operativa è eccezionale perché situata dove c’è praticamente tutto: laghi, montagne, verde a volontà, ecc.
Eppure ogni tanto a quei piloti và di fare una capatina in zone “franche” tipo quelle vicino alle grandi città (Monaco, ecc.). Ebbene, è loro permessa l’entrata nel CTR ma i controllori, sapendo di avere a che fare con piccoli aerei li rendono la vita un inferno: chiedono loro di seguire una rotta o vettore e se non lo seguono precisamente sono guai.
Un esempio: “virare a destra e continuare su rotta 218°…….(esegui)……non state volando seguendo 218°: correggere……, per favore, volare a 218° o lasciare….” e così via ogni 20-30 secondi. Mi raccontano che li stressano così tanto che molte volte lasci l’area tu stesso senza aspettare che ti “buttino” fuori.
Data la sua esperienza nella zona di residenza, il volo che facemmo (FI-Siena-San Gimignano-San Casciano-FI) è stato una “pacchia” assoluta.

Diverso è invece il caso di un americano che verso fine settembre ha volato con me per un paio di ore. Come molti piloti dell’aeroclub già sanno, perché sono stati in passato alla Sun ‘n Fun, l’America è veramente “’….l’erba più verde….”!
Non analizzo il costo degli aeromobili (questo tizio ne possedeva due di Cessna!) ma alcuni esempi che mi sono stati raccontati parlano da soli.
Riferivo loro (a proposito: erano marito e moglie entrambi piloti) che avevo provato una volta a fare la procedura ILS a Pisa presentandomi in zona LIRP senza preavviso e mi avevano bloccato a Pontedera dicendomi che era impossibile concedere questa possibilità.
Il pilota americano mi ha detto che questa cosa, in America, è impossibile che avvenga. Infatti, anche un Tampico ha la possibilità di chiedere e OTTENERE la possibilità di seguire la procedura ILS (o altre simili) anche nei più grandi aeroporti americani. Secondo i regolamenti americani, un aeroporto non si può rifiutare di farti operare le manovre che lo competono (procedure, fly-by, touch and go, ecc.). Naturalmente ci saranno traffici in procedura e traffici pendenti ma mai ti possono dire di andartene obbligandoti a chiamare in anticipo di giorni per comunicare le tue intenzioni.

Una volta questo americano chiese alla torre di Los Angeles di fare un touch and go e gli fu permesso quasi senza attesa, ed è un aeroporto da un atterraggio e un decollo ogni 20 secondi!
Ma questo riguarda i più grandi aerodromi. Quello che succede nei medi e nei piccoli è incredibile! Nella stragrande maggioranza dei casi non ci sono tasse esose di atterraggio o handling. Se atterri in un aeroporto minore ti forniscono la macchina GRATUITA per recarti dove desideri durante la sosta e naturalmente, ogni aeroporto fa a gara a chi ha il prezzo più basso per il carburante permettendo un costo del volo più di tre volte meno dei nostri. Ignoro poi il fatti che il VFR notturno è parte dell’addestramento di base di ogni pilota e naturalmente possibile nel 99 % delle città americane.

Immaginate di atterrare a Siena e vedersi arrivare un inserviente che ti ringrazia di essere atterrato nel loro aeroporto, che ti porta alla loro auto e ti augura buona gita a Siena o dintorni…….: io direi “cose dall’altro mondo”….oppure che “c’è sicuramente il trucco e mi presenteranno un conto da salasso!”.

Si dice spesso che “l’erba del vicino è sempre la più verde”. Sicuramente, nel mondo dell’aviazione questo è molto relativo perché se è vero che l’”erba” degli americani è verdissima, quella dei tedeschi (almeno per quello che mi raccontava quel pilota) lo è molto meno, e forse molto meno anche della nostra.

Non ci resta altro da fare che godere della possibilità che abbiamo (d’altronde volare è un’attività di elite che non tutti, anzi pochi, possono fare), e cioè di volare in un aeroporto internazionale che mette alla prova le nostre capacità di essere parte di un sistema insieme alle linee aeree conosciute in tutto il mondo. Tutti sappiamo che a volte questo comporta attese lunghe a terra ed in volo che ci fanno sprecare minuti preziosi di volo. Ma è per l’aeroclub motivo di orgoglio la consapevolezza che i suoi piloti volano disinvolti e tranquilli in ambienti “ostili” come a volte ci troviamo.

Saluti a tutti
Michael Mellner